Nel video l’intervista a Giuseppe Longo, Direttore Dipartimento di Oncologia ed Ematologia dell’AOU di Modena
Durante la prima ondata di contagi da Covid e anche in questa seconda tuttora in corso, si è riscontrata una lieve riduzione dei trattamenti radioterapici ma nessuna variazione è stata osservata nella cura dei pazienti con tumore che necessitano di trattamenti sistemici. A confermarlo è stato il prof Giuseppe Longo, direttore del dipartimento ad attività Integrata di Oncologia e Ematologia, che nel tracciare il quadro della situazione, ha messo in parallelo il numero dei pazienti assistiti per neoplasie sistemiche nei primi 11 mesi del 2019 con quello dei primi 11 mesi del 2020, e non è emersa nessuna sostanziale riduzione: il confronto recita 16.932 pazienti oncologici contro 16.030 di quest’anno. Stessa cosa vale per il trend dei pazienti sottoposti a trattamenti antitumorali 1.943 contro 1.954. In sostanza i pazienti con malattie sistemiche oncologiche ed ematologiche non hanno avuto alcun ritardo ed impatto significativo dalla pandemia e dai cambiamenti organizzativi all’interno degli ospedali che si sono resi necessari. Si è però riscontrato un allungamento dei tempi di attesa per la chirurgia senologica, urologica e gastroenterologica.