Nel video l’intervista a Stefania Ferrari, Segretaria Fiom Cgil Modena
Aumentare i salari, i diritti, le tutele e la sicurezza, ai tempi del Covid, così come favorire clausole sociali, smart working e competenze professionali. Queste le ragioni alla base dello sciopero di quattro ore indetto dai sindacati Fim, Fiom e Uilm per tutti i lavoratori metalmeccanici il 5 di novembre. Una protesta di cui si è discusso ieri attraverso l’Attivo unitario dei delegati delle principali sigle modenesi, una riunione partecipata e a distanza tra centinaia di persone. La scelta dello sciopero, spiegano i sindacati da Modena, è nata a seguito della rottura delle trattative sul rinnovo del contratto Federmeccanica-Assistal, che si è consumata, a livello nazionale, il 7 di ottobre.