Con una nuova ordinanza la nostra regione si adegua al dpcm per quanto riguarda le norme relative alle scuole. Gli istituti e i licei di tutto il territorio emiliano-romagnolo dovranno entro giovedì 29 ottobre decidere in autonomia la metodologia migliore per applicare i nuovi provvedimenti che impongono la didattica a distanza almeno al 75% nelle scuole superiori. L’ordinanza prevede l’adozione delle lezioni a distanza integrate a quelle in presenza con criteri di rotazione tra le classi o tra gli studenti all’interno delle classi. Il documento regionale precisa poi che andrà garantito il diritto alla didattica in presenza agli alunni con disabilità, oltre a raccomandare l’applicazione dell’attività didattica in presenza prioritariamente nelle classi prime e quinte, rispettivamente alle prese col primo anno e con l’anno dell’esame di Maturità. Non obbligatorio ma “fortemente raccomandato”, figura nell’ordinanza, l’utilizzo della mascherina in aula all’interno di tutte le classi delle scuole superiori, ma anche delle elementari e delle medie, dove è confermata la modalità in presenza in aula per tutti gli studenti. Sempre in ambito scolastico, è stata ulteriormente allargata la campagna di test sierologici rapidi e gratuiti nelle farmacie: essi vengono estesi agli studenti dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale, al personale scolastico delle scuole di ogni ordine e grado e dei servizi educativi 0-3 anni, e infine al personale degli enti di formazione professionale
DIDATTICA A DISTANZA, ENTRO GIOVEDI’ SI DECIDE IL METODO DI ATTUAZIONE
La Regione Emilia-Romagna ha recepito il nuovo Dpcm in merito alle scuole. Con un’ordinanza apposita è stato disposto che entro giovedì 29 ottobre le scuole dovranno decidere in autonomia la metodologia per applicare la didattica a distanza al 75%