Nuova conferenza Stato-Regioni oggi per affrontare di nuovo, il tema scottante delle scuole. All’alba dell’incontro di ieri, nel quale non è stato trovato l’accordo né sulle mascherine in classe né sullo spinoso tema dei trasporti, il pressing delle regioni per avere certezze e risorse soprattutto per i mezzi pubblici, continua. Nella giornata di ieri, mentre si alimentava la doppia fumata nera sia a Roma che nella nostra Provincia, il punto sul trasporto degli studenti è stato fatto anche in Regione. Nel corso del tavolo con i sindacati di categoria, da viale Aldo Moro l’assessore ai Trasporti, Andrea Corsini, ha detto che l’Emilia-Romagna è pronta a mettere in strada altri 500 bus, circa 50 in media per ogni provincia, a patto però che arrivino i fondi da Roma. Le nuove corse, che porterebbero sulle strade regionali dai 500 ai 900 mila chilometri in più all’offerta odierna, possono nascere, ha spiegato Corsini, solo se saranno garantite le risorse aggiuntive da parte del Governo, pagi a 400 milioni di euro. Per quanto riguarda le regole sul distanziamento, viale Aldo Moro spiega che in Emilia-Romagna a oggi possono essere utilizzati il 100% dei posti a sedere sui treni e sui bus extraurbani, mentre sui bus urbani si può raggiungere fino al 60% della capienza totale; una percentuale che dal 14 settembre, in base alle proiezioni fatte dall’assessorato regionale ai Trasporti, dovrebbe essere portata all’80% per assicurare il trasporto a tutti. Proprio un aumento della capienza dei mezzi è l’unica via possibile secondo il presidente della nostra provincia Gian Domenico Tomei, che ha spiegato come, se la situazione dovesse restare invariata, da Mirandola a Pievepelago servirebbero ben 170 mezzi in più rispetto alla normale dotazione di Seta.
REBUS SCUOLE, REGIONE PRONTA A FORNIRE ALTRI 500 BUS “SE ARRIVANO I FONDI”
La Regione Emilia-Romagna sarebbe pronta a mettere in campo 50 bus in più per ogni provincia per risolvere il problema del trasporto degli studenti, ma le risorse del Governo devono essere garantite. Ad oggi gli interrogativi sul fronte scuola sono ancora tanti ed è fissata una nuova conferenza Stato-Regioni