Il rientro a scuola è ancora un rebus di difficile comprensione, ma alcune linee guida sono state stabilite, anche se alcune non mancano di fare discutere e in taluni casi anche preoccupare. Uno dei primi punti emersi dopo il tavolo del Comitato Tecnico Scientifico è che la mascherina sarà obbligatoria per tutti gli alunni dai 6 anni in su anche nelle aule quando non è possibile il distanziamento di un metro. Fanno eccezione studenti con disabilità che ne rendano difficile l’uso, o determinati momenti, come quello dell’interrogazione, della palestra e della mensa.
Altro tema è quello del comportamento da tenere in caso uno studente dovesse risultare positivo a scuola. Le raccomandazioni dell’Istituto Superiore di Sanità prevedono che questo vada isolato in un’area apposita e assistito da un adulto che indossi la mascherina chirurgica. I genitori devono essere immediatamente allertati ed attivati. Questi ultimi dovranno contattare il pediatra di libera scelta o il medico di medicina generale che, dopo avere valutato la situazione, deciderà se è necessario contattare il Dipartimento di Prevenzione per l’esecuzione del tampone. In caso di positività, il Dipartimento valuterà le misure caso per caso. Tra le possibilità, l’implementazione della quarantena per i compagni di classe, gli insegnanti e gli altri soggetti che rientrano nella definizione di contatto stretto. La scuola in ogni caso deve effettuare una sanificazione straordinaria, mentre il Cts non ha reputato opportuna la rilevazione della temperatura corporea all’ingresso, né per gli alunni, né per il personale.
Un fattore che sta destando preoccupazione è quello dei docenti cosiddetti “fragili”. Secondo le regole previste da decreti, accordi e circolari, poco meno della metà dei docenti, ovvero quelli sopra i 55 anni di età, ma anche più giovani se affetti da patologie immunodepressive, potrebbe chiedere per ragioni di salute di restare a casa o, in alternativa, di continuare l’attività attraverso la didattica a distanza. Una possibilità che potrebbe rendere caotico il reperimento di nuove forze, tra sostituzioni e supplenze.