La Polizia di Stato di Modena ha eseguito la misura cautelare del “divieto di avvicinamento alla persona offesa”, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Modena il 6 luglio scorso a carico di un cittadino filippino, regolare sul territorio nazionale, indagato per i reati di atti persecutori nei confronti della ex convivente e madre dei suoi due figli di 8 e 9 anni.

 

Per motivi da ricondursi alla fine della loro relazione sentimentale, l’uomo ha posto in essere una serie di comportamenti molesti e minacciosi nei confronti della ex compagna, attraverso condotte assillanti ed invasive ripetute nel tempo (telefonate, appostamenti, minacce, insulti) sfociate anche in atti violenti come vere e proprie aggressioni fisiche, fino al punto di provocarle lesioni personali. In due occasioni, l’aveva tamponata in bicicletta con il proprio velocipede, facendola rovinare a terra.

 

La relazione si era logorata perlopiù per continui litigi dovuti a problemi economici e per il fatto che l’uomo era solito scommettere denaro e fare abuso di sostanze alcoliche.

 

Tali atteggiamenti, che spesso si verificavano alla presenza dei due figli minori, avevano portato la donna a vivere in un profondo stato di ansia e paura, costringendola a modificare le proprie abitudini di vita e a temere per la propria incolumità.

 

In più circostanze la vittima aveva richiesto l’intervento della Squadra Volante e l’uomo in una di queste occasioni era stato accompagnato in Questura, ove gli era stato notificato un provvedimento di ammonimento.

 

La scrupolosa attività di indagine, svolta dagli investigatori della Squadra Mobile, specializzati nei reati contro la persona, ha consentito di raccogliere una serie di fonti di prova che hanno permesso alla Procura della Repubblica di Modena di richiedere in via d’urgenza al G.I.P., in attesa degli sviluppi processuali, l’emissione della misura coercitiva del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle persone offese, quantificato in 200 metri.