Rinviata di 24 ore, si è tenuta questo pomeriggio la seduta straordinaria della conferenza Unificata per discutere sulla riapertura delle scuole e alla fine dell’incontro c’è stato il sì delle Regioni alle linee guida del ministro all’istruzione Lucia Azzolina. La campanella suonerà ufficialmente il 14 settembre, mentre le porte saranno aperte già dal primo settembre per i corsi di recupero. Nella bozza del nuovo documento è stato ridefinito il distanziamento fisico, che dev’essere garantito un metro di distanza calcolato da bocca a bocca tra gli studenti e non più tra i banchi, come ipotizzato in precedenza. Modifica, questa, che renderebbe più semplice l’organizzazione degli spazi in aula, mentre l’obbligatorietà della mascherina si deciderà due settimane prima dell’inizio delle lezioni in base all’andamento dell’epidemia. Previsti anche screening e test a campione per professori, studenti e tutti gli operatori della scuola. Nell’ultima versione delle linee si annuncia poi un “Fondo per l’emergenza epidemiologica Covid-19” per garantire una riapertura delle scuole in sicurezza: un miliardo di euro a cui si aggiungeranno gli altri finanziamenti previsti per l’edilizia leggera. Per il resto il ritorno a scuola sarà un misto di soluzioni tra turni e orari scaglionati. È inoltre prevista l’istituzione di Conferenze dei servizi tra enti locali e dirigenti scolastici per valutare le istanze delle scuole soprattutto in merito di spazi, arredi ed edilizia per valutare le migliori modalità per partire in sicurezza. “Un ottimo risultato” ha commentato il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, ha sottolineato come sia ora necessario un aumento di organico docente e Ata, oltre che l’istituzione di un tavolo urgente in materia di trasporti
RIAPERTURA SCUOLE, RAGGIUNTO L’ACCORDO SULLE LINEE GUIDA
La campanella per gli studenti suonerà il 14 settembre e saranno previsti test a campione tra docenti e studenti e turni scaglionati. Sono state approvate questo pomeriggio le linee guida per riaprire le scuole. Tra le novità un fondo per l’emergenza pari a un miliardo