Un quadro sempre più drammatico emerge dai dati Inps relativi alle ore autorizzate di cassa integrazione. La richiesta della Cig in Emilia nel mese di maggio ha fatto segnare un nuovo record di quasi 88 milioni di ore, una cifra che da sola equipara la somma di quelle richieste nel triennio 2017-2019. Quest’anno, nei due mesi di aprile e maggio, l’Inps segna in tutto quota 131 milioni di ore di cassa integrazione, ancora peggio del 2010, l’anno peggiore dell’ultima grande crisi. E in questo quadro, Modena occupa lo sfortunato secondo gradino del podio in regione: in due mesi la nostra provincia ha segnato un aumento di 28 milioni di ore di cassa integrazione rispetto allo stesso periodo del 2019, piazzandosi dietro a Bologna, che ne ha richieste oltre 33 milioni e dietro a Reggio Emilia che ne ha segnate poco meno di 17 milioni. Nei primi cinque mesi di questo drammatico 2020, quasi 85 milioni di ore sono state richieste dagli operai, 51 milioni dagli impiegati. Ma tutti i maggiori sindacati, Cgil, Cisl e Uil mettono in guardia: se l’economia non riparte, con la fine della cassa integrazione a luglio e lo sblocco dei licenziamenti a metà agosto, il peggio deve ancora arrivare «È a settembre che vedremo le vere ricadute di questa crisi».
CASSA INTEGRAZIONE, RECORD A MAGGIO IN EMILIA-ROMAGNA
Oltre 28 milioni di ore di cassa integrazione in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno sono state richieste nella nostra provincia nei soli mesi di aprile-maggio. Ma il peggio, avvertono i sindacati, arriverà dopo l’estate