Se i pazienti di Dentix, rimasti senza cure, o curati a meta’ per lo stop aziendale, nonostante gli anticipi versati piangono, i dipendenti non ridono di certo: gli oltre 60 laboratori sparsi 12 regioni contano oltre 400 dipendenti e per loro e’ “fortissima la preoccupazione”, dicono Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil. La societa’ controllata dal colosso Dentix Spagna e’ piombata nel fallimento e sul piede di guerra ci sono le associazioni dei consumatori. Ma ora alzano la voce anche le sigle dei lavoratori. I dipendenti sono “preoccupati sia per il loro impiego che per la salute dei clienti”. Da settimane sono “senza notizie certe su una possibile riapertura, nonostante la ripartenza di alcune aziende concorrenti. La questione e’ molto sentita in Emilia-Romagna dove si moltiplicano i casi di persone danneggiate, e ora si somma l’allarme occupazionale, soprattutto perche’ il 21 giugno scadono le ulteriori cinque settimane di cassa integrazione in deroga. La catena è uscita dal vuoto comunicativo pubblicando un messaggio rivolto ai pazienti, in primo luogo “dobbiamo scusarci per questo silenzio” ha commentato, aggiungendo “Non possiamo negare la realtà. Non possiamo ignorarla. Stiamo lavorando giorno per giorno, ora per ora, per studiare qualsiasi soluzione possa garantire un percorso di continuità a Dentix. Per proteggere le vostre urgenze e pianificare un percorso di ritorno alla normalità”.