Nel video l’intervista a Giovanni Savorani, Presidente Confindustria Ceramica
Non è il momento delle divisioni. Gli imprenditori del settore della ceramica, traino fondamentale dell’economia di tutto il paese e fiore all’occhiello del made in Italy, faranno tutto ciò che è possibile per riprendersi da una crisi improvvisa e senza precedenti, ma non possono essere lasciati soli. Questo l’appello del presidente di Confindustria Ceramica, Giovanni Savorani, che ha illustrato oggi, in conferenza stampa i dati consuntivi del 2019. Lo scorso anno è stato caratterizzato da vivaci investimenti del valore di 373 milioni di euro e da una sostanziale stabilità di vendita ma anche da una riduzione della produzione e una flessione dell’occupazione rispettivamente del – 3,5 per cento e del – 1,9 per cento. I primi mesi del 2020 si erano aperti con numeri incoraggianti, poi la pandemia, che ha portato a una perdita di oltre 350 milioni di fatturato. La crisi sanitaria costringe oggi le imprese ceramiche a lavorare circa al 50 per cento della produzione e, secondo Savorani, le 9 settimane di cassa integrazione non saranno sufficienti per salvare il lavoro. Per riprendersi da questo momento difficile per tutte le imprese, è necessario, per Savorani, che imprenditori ma anche sindacati siano uniti per far ripartire il lavoro. Indispensabile è sbloccare i cantieri, per costruire la Bretella in primis, ma soprattutto alleggerire la burocrazia.