Nel video l’intervista al Prof. Massimo Dominici, Direttore di Oncologia del Policlinico di Modena
Sono da anni al centro degli studi contro il cancro ma nella nostra città arriva l’intuizione di utilizzarle anche per aiutare i pazienti malati di Covid-19. Parliamo delle cellule staminali, oggetto di studio da parte del professor Massimo Dominici, direttore di Oncologia del Policlinico di Modena, che ha illustrato direttamente a Montecitorio uno studio innovativo. L’idea è quella di iniettare cellule staminali, stromali e mesenchimali ai pazienti Covid per sviluppare aiutare la rigenerazione dei tessuti danneggiati dall’infezione. Modena ha unito le forze con i centri di Milano, Monza, il Mario Negri e l’Università di Firenze, sancendo una fruttuosa collaborazione tra le “fabbriche di cellule”. Lo studio così prodotto è stato sottoposto all’Aifa che avrà il compito di valutarlo. Al centro della ricerca ci sono in particolare le cellule stromali mesenchimali, che possono essere isolate facilmente in laboratorio e che hanno la capacità di fornire supporto ai tessuti circostanti, fungere da anticoagulanti, antimicrobici e antitumorali. Nei pazienti Covid queste facoltà diventano utili per arginare la risposta violenta dell’organismo al virus che porta alla distruzione del tessuto polmonare: leniscono l’infiammazione e rigenerano il danno. Il tutto con il vantaggio di essere facili da ottenere nelle cosiddette “cell factory”, le fabbriche di cellule.