All’interno l’intervista alla dott.ssa Francesca Graziano (Sostituto Procuratore)
Doppia tragedia famigliare in mattinata a Carpi. Un padre ha ucciso il figlio disabile di 37 anni soffocandolo con un sacchetto di plastica e poi si è tolto la vita. L’uomo, di 69 anni, in pensione, secondo la ricostruzione degli inquirenti dopo aver compiuto l’omicidio sul figlio tetraplegico e paralizzato si è tolto la vita in bagno colpendosi la gola più volte con un coltello. E’ successo a Carpi in via Longhena dopo le 11 di questa mattina. I due uomini sono stati trovati morti nella loro abitazione, a dare l’allarme è stata la moglie che era uscita per fare la spesa. Rientrando a casa ha trovato tutto chiuso dall’interno e preoccupata ha avvisato un amico di famiglia di Ravarano, insieme hanno chiamato i Vigili del fuoco che irrompendo nell’abitazione hanno scoperto la tragedia. Inutile l’intervento del 118, per padre e figlio non c’era più niente da fare. Sul posto sono arrivati poi carabinieri e Pubblico ministero per le indagini. La coppia ha anche un’altra figlia che però vive in un altro appartamento.
L’uomo ha anche lasciato un biglietto in cui ha spiegato le ragioni dell’insano gesto
Il sindaco di Carpi Alberto Bellelli ha fatto sapere che la vittima frequentava un centro diurno per disabili, chiuso in queste settimane a causa del coronavirus. I servizi si erano tenuti in contatto con la famiglia per informarsi sull’eventuale insorgenza di problematiche. Durante l’ultima chiamata, risalente a una settimana fa, la risposta data è che tutto andava bene.