Frode sportiva e riciclaggio di denaro sporco tramite l’acquisito di puledri di razza. Sono i due capi d’imputazione che stanno alla base del maxi blitz della Guardia di Finanza effettuato a Palermo, che riguarda indirettamente anche Modena. Fra le gare che gli arrestati avrebbero tentato di truccare ce ne sarebbero anche alcune svolte all’Ippodromo Ghirlandina di Modena finite nei traffici di boss e gregari mafiosi dei clan dell’Arenella e dell’Acquasanta di Palermo. Oltre a Modena gli ippodromi che sarebbero stati presi di mira sono quelli di Torino, Villanova d’Albenga, Siracusa e Milano. L’inchiesta ha portato anche al sequestro di 12 cavalli e ha fato emerge che l’uomo della cosca nel mondo dell’ippica sarebbe stato Mimmo Zanca, già arrestato in passato, e incaricato di gestire la combine all’interno degli ippodromi, corrompendo e minacciando chi si opponeva. L’operazione nelle primissime ore del mattino ha visto l’esecuzione di 91 arresti da parte del Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza, coordinata dalla Dda di Palermo. Al centro delle indagini il clan Fontana che avrebbe trasferito residenza e interessi economici proprio a Milano e lì si sarebbe servito anche di insospettabili, come un ex concorrente del Grande Fratello 10, usato come prestanome, e un commercialista milanese. A Milano il denaro guadagnato truccando le corse veniva trasportato da spalloni e reimpiegato in attività redditizie come la commercializzazione di cialde e capsule per caffè.
MAXI BLITZ A PALERMO. TRUCCAVANO GARE DI CAVALLI ANCHE A MODENA
Ci sarebbero anche alcune gare svolte all’Ippodromo Ghirlandina di Modena fra quelle truccate svelate da un’inchiesta della Guardia di Finanza che ha portato all’arresto a Palermo di boss e gregari mafiosi e al sequestro di 12 cavalli