“L’emergenza sanitaria è stata scaricata sulle imprese”. E’ la denuncia di Valter Caiumi, presidente di Confindustria Emilia. Il lockdown prolungato porterà a una riduzione ingente di fatturato per tante imprese della nostra regione, che secondo Caiumi sono state abbandonate dal Governo, perché hanno dovuto fermare le attività e gestire le loro persone anticipando la cassa integrazione. La denuncia di Caiumi va in questa direzione e sottolinea come in merito alle operazioni di liquidità, le aziende che hanno fatto richiesta a marzo sono ancora in attesa di avere una risposta, con l’impossibilità di poter ripartire di slancio. Inoltre – ricorda il numero uno di Confindustria Emilia – i livelli di sicurezza sociale, di occupazione e di competitività non vanno di pari passo con la riduzione dell’orario di lavoro se non accompagnata da un’attenta politica di supporto, almeno per le fasce più deboli, che non può essere ulteriormente caricata sulle imprese. Caiumi poi si allinea alle parole del presidente designato di Confindustria Carlo Bonomi nella richiesta di taglio dell’Irap rivolta al Governo, un segnale di attenzione nei confronti delle aziende. Bonomi aveva indicato tre misure al Governo come priorità per le imprese: tagliare l’Irap, pagare i debiti della pubblica amministrazione alle imprese private e sbloccare i fondi già finanziati per le opere pubbliche. In particolare Bonomi sull’Irap ha chiesto un’azione urgente, praticabile già in occasione degli acconti di giugno che potrebbe valere fino a 9 miliardi.
CONFINDUSTRIA EMILIA. “EMERGENZA SANITARIA SCARICATA SULLE IMPRESE”
E’ precisa l’accusa di Valter Caiumi, presidente di Confindustria Emilia, che denuncia come l’emergenza da Coronavirus sanitaria sia stata scaricata sulle imprese