“Abbiamo davanti” settimane importanti in cui “non possiamo sbagliare. Un ulteriore lockdown sarebbe insopportabile e sancirebbe la fine per molte imprese, con severe conseguenze anche sull’occupazione”, Così Valter Caiumi, presidente di Confindustria Emilia, ha scritto agli associati emiliano romagnoli una lettera aperta alla vigilia dell’inizio della fase due prevista da lunedì. “Maggio è il banco di prova per tutta la comunità – spiega – per questo pensiamo che sarà necessario, da subito, affiancare alle parole sull’attenzione e il rispetto delle regole, adeguati strumenti di protezione. Mi riferisco all’uso obbligatorio di mascherine nel mondo del lavoro e nel tempo libero, a prescindere dalle norme che sono più o meno stringenti. Confindustria Emilia ha chiesto a tutte le sue imprese “anche se non sempre dovuto dalle norme, per le prossime settimane, di rendere obbligatorio l’utilizzo di mascherine, da parte di tutti i collaboratori, analoga posizione abbiamo espresso alla Regione per tutti i cittadini, chiedendo un intervento tempestivo. Lo evidenzio proprio alla vigilia di una data, il 4 maggio – afferma Caiumi – che da molti viene interpretata come corrispondente alla fine delle azioni di contenimento e delle restrizioni del movimento personale. Ma non è così. Dobbiamo continuare a non abbassare la guardia”.
CONFINDUSTRIA EMILIA. “UN ALTRO LOCKDOWN SAREBBE LETALE”
Alla vigilia della fase-due il presidente di Confindustria Emilia Valter Caiumi è intervenuto con una lettera aperta indirizzata alle attività imprenditoriali della nostra regione, sottolineando come un altro lockdown sarebbe deleterio