La ripartenza del calcio, anche quello di Serie A, è sempre più avvolta nelle nubi. Dalle certezze di un mese fa sulla ripresa al 4 maggio per gli allenamenti si è passati all’idea che anche la Serie A si debba arrendere al Coronavirus e chiudere anzitempo la stagione. Come accaduto ieri in Francia con il Governo che ha bloccato qualsiasi sport fino a settembre sul suolo transalpino dichiarando conclusa la Ligue One. Per la prima volta il ministro Spadafora in mattinata ha fatto intendere che anche in Italia sarà impossibile completare la stagione: “il sentiero della ripresa è sempre più stretto” ha spiegato, suggerendo ai presidenti di cominciare a pensare alla prossima stagione anche perché potrebbero essere gli stessi a breve, sempre secondo il ministro, a chiedere la sospensione del campionato. Frasi che arrivano alla vigilia degli incontri previsti fra la Figc e il comitato scientifico del Governo, che ha definito insufficiente il protocollo medico presentato per ricominciare. In questo orizzonte che cambia ogni ora ci sono due date decisive, da cui usciranno le prime risposte definitive per Sassuolo, Modena e Carpi. Giovedì 7 è in programma l’assemblea delle società di Lega Pro, al cui ordine del giorno c’è la richiesta di sospendere il campionato e la decisione sulla formula per eventuali playoff ristretti da presentare alla Figc. Il giorno dopo, venerdì 8, è invece in programma il Consiglio Federale che potrebbe decidere di mettere definitivamente il lucchetto su tutto il calcio italiano.
VERSO LO STOP. CALCIO, LA RIPARTENZA E’ SEMPRE PIU’ UN MIRAGGIO
Il ministro Spadafora per la prima volta ha fatto capire che anche la Serie A potrebbe andare verso lo stop definitivo. Due date cruciali per Sassuolo, Modena e Carpi: l’assemblea di Lega Pro del 7 maggio e il Consiglio Federale del giorno dopo