All’interno l’intervista a Carlo Alberto Rossi (segretario generale Lapam Confartigianato)
Senza una profonda revisione delle misure ci sarà un vero e proprio sacrificio delle piccole imprese. E’ durissimo il commento di Carlo Alberto Rossi, segretario generale di Lapam Confartigianato, sulle misure contenute nel Decreto del governo per la fase-due. Un impianto bocciato in blocco dall’associazione che raggruppa tante piccole imprese. Non si capisce – si chiede Lapam, perché le imprese, manifatturiere, artigiane o commerciali, che hanno la possibilità di garantire la sicurezza e il distanziamento previsto dai protocolli non possano riaprire tutte. Dire ad alcune attività che devono rimanere chiuse ancora per settimane, quando non per oltre un mese come bar, ristoranti e comparto benessere, senza per altro spiegare come potranno ripartire, non è più solo una presa in giro agli imprenditori di questi comparti, ma diventa una vera e propria sentenza capitale. Lapam poi si chiede perché siano state adottate misure diverse fra grandi centri commerciali e i piccoli negozi, fra edilizia pubblica e privata, dando di fatto via libera all’abusivismo.