Un “laboratorio a cielo aperto” per capire e studiare nel dettaglio la relazione tra inquinamento e Covid-19. La Regione Emilia-Romagna assieme ad Arpae, Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia, hanno avviato un’ampia ricerca, nell’ambito del progetto europeo Prepair, che coinvolgerà l’area del bacino Nord-Adriatico per raccogliere dati e comprendere l’eventuale relazione tra pandemia e inquinamento atmosferico. Le misure di contenimento dell’epidemia Covid-19 hanno portato ad una drastica limitazione del traffico (fino a -80%) e di molte attività produttive industriali, contribuendo a diminuire nettamente lo smog che avvolge la Pianura Padana. La ricerca consisterà nell’incrociare i dati epidemiologici con quelli ambientali relativi alla concentrazione di inquinanti e alle variazioni delle emissioni in relazione ai consumi energetici, al traffico locale e autostradale e alle condizioni meteorologiche. “Lo studio servirà anche a mettere a punto, nella fase 3 (post Covid-19), una strategia condivisa per i nuovi piani e programmi per il miglioramento della qualità dell’aria e il contrasto ai cambiamenti climatici” ha dichiarato l’Assessore regionale all’Ambiente Irene Priolo.
INQUINAMENTO E COVID-19, AL VIA IN REGIONE UNO STUDIO
La Regione Emilia-Romagna ha avviato uno studio scientifico per capire la relazione tra inquinamento e Coronavirus, dopo che uno studio di Arpa Emilia-Romagna e Marche aveva ipotizzato che lo smog fosse non vettore del virus ma amplificatore dell’infiammazione causata dal Covid-19