Niente fase due a distinzione regionale. Dal 4 maggio l’Italia riaprirà in modo omogeneo, senza differenziazioni. Il premier Giuseppe Conte ha fatto marcia indietro nel pomeriggio davanti al Senato. Dopo aver postato ieri sulla sua pagina Facebook un piano di riapertura del paese con distinzioni fra le singole regioni, pur sempre dal 4 maggio, nell’informativa di Palazzo Madama il premier ha parlato di “un piano articolato per far ripartire il motore del Paese con aperture omogenee su base nazionale”. Anche l’Emilia Romagna dunque, pronta dal 27 aprile ad alzare le serrande in alcuni comparti, come chiesto dal governatore Bonaccini, dovrà attendere. Conte ha poi annunciato interventi economici più incisivi col Governo che si prepara a nuovi stanziamenti di sostegno economico per famiglie e imprese. Un nuovo decreto legge, questa volta con un’iniezione di 50 miliardi di euro. “Il governo invierà a brevissimo al Parlamento un’ulteriore relazione con una richiesta di scostamento di bilancio – ha detto Conte – pari a 50 miliardi di euro, con intervento complessivo che, sommando i precedenti 25 miliardi, sarà non inferiore a 75 miliardi”.
CONTE FA DIETROFRONT. “FASE 2 OMOGENEA IN TUTTA ITALIA”
Il presidente del Consiglio Conte durante l'informativa del pomeriggio al Senato ha fatto dietrofront rispetto a quanto postato sulla sua pagina Facebook ieri: la riapertura nella fase 2 sarà omogenea in tutta Italia, senza distinzioni fra regione e regione.
Il premier ha poi parlato dell’app “Immuni” per verrà utilizzata per tracciare chi ha già avuto il Coronavirus, “ma il suo utilizzo – ha spiegato Conte – sarà su base volontaria e non ci saranno limitazioni per chi non la scarica”. Nella fase 2, il premier ha ribadito che bisognerà continuare a rispettare il distanziamento sociale e sarà promosso “l’utilizzo diffuso di dispositivi di protezione individuale fino a quando non saranno disponibili una terapia o un vaccino, anche se ci saranno modifiche sul distanziamento sociale”.