Sarà un modo tutto nuovo di lavorare quello che nascerà con la fase 2 prevista dal prossimo 4 maggio, soprattutto per gli uffici. Con maggiori distanze e su orari più diluiti, come previsto dal rapporto dell’Inail che sarà la linea guida del Governo Conte. Il rapporto raccomanda per gli ambienti dove operano più lavoratori contemporaneamente, soluzioni innovative come il riposizionamento delle postazioni e l’introduzione di barriere separatorie con pannelli in plexiglass o mobilio. Per gli spazi comuni, comprese le mense aziendali, i punti di ristoro e gli spogliatoi, i servizi igienici, deve essere prevista una ventilazione continua degli ambienti, una turnazione nella fruizione nonché un tempo ridotto di permanenza all’interno degli stessi. Devono essere limitati al minimo gli spostamenti all’interno dell’azienda. Nella gestione dell’entrata e dell’uscita dei lavoratori devono essere favoriti orari scaglionati e laddove possibile, prevedere una porta di entrata ed una di uscita dedicate. Non sono consentite le riunioni in presenza, favorendo il collegamento a distanza. L’accesso di fornitori esterni potrà avvenire secondo modalità, percorsi e tempistiche ben definite dall’azienda; per le attività di carico e scarico si dovrà rispettare il distanziamento». L’azienda metterà a disposizione mezzi detergenti per una raccomandata frequente pulizia delle mani. Va poi garantita la pulizia giornaliera dei locali e la sanificazione periodica. Gli esperti evidenziano come nella fase di transizione, va considerato il rischio di una riattivazione di focolai nei luoghi di lavoro. Per questo dovranno esserci termoscanner all’ingresso e se la temperatura risulterà superiore ai 37,5° C, non sarà consentito l’accesso ai luoghi di lavoro. In caso di sintomi di infezione e tosse lo SI dovrà dichiarare immediatamente all’ufficio del personale e si dovrà procedere all’isolamento della persona.