Non è una vera e propria apertura, ma una prima concessione alle pressioni delle Regioni sì. Il premier Giuseppe Conte annuncia che entro domenica sarà reso noto il piano dettagliato per la partenza della fase-2 del 4 maggio a livello nazionale, che però terrà conto delle peculiarità territoriali delle varie Regioni. “Mi piacerebbe poter dire: riapriamo tutto domattina – scrive sulla sua pagina Facebook il premier – ma una decisione del genere sarebbe irresponsabile. Farebbe risalire la curva del contagio in modo incontrollato e vanificherebbe tutti gli sforzi che abbiamo fatto sin qui”. L’allentamento delle misure per Conte deve avvenire sulla base di un programma serio e scientifico con un’impronta nazionale che tenga però conto delle peculiarità territoriali. “Perché le caratteristiche e le modalità del trasporto in Basilicata – prosegue – non sono le stesse che in Lombardia. Come pure la recettività delle strutture ospedaliere cambia da Regione a Regione e deve essere costantemente commisurata al numero dei contagiati e dei pazienti di Covid-19”. Prima della fine di questa settimana Conte confida di rendere noto il piano che sarà in vigore dal 4 maggio e l’Emilia Romagna ha già scandito attraverso le parole del governatore Bonaccini le sue priorità. Nella nostra regione sono già aperte circa 30 mila aziende su oltre 400 mila. La Regione è pronta ad autorizzare screening aziendali. Finora solo il protocollo messo a punto dalla Ferrari, con test e app, ha ottenuto l’ok. Ma tante altre aziende si stanno attivando in sinergia con i canali regionali.
VERSO LA FASE-2. CONTE: PIANO DIFFERENZIATO FRA LE REGIONI
Il premier Conte annuncia l’arrivo entro domenica di un piano dettagliato per la riapertura nazionale dal 4 maggio e per la prima volta parla di differenziazione fra le regioni nella modalità di attuazione