Sono 59 le persone decedute per Covid-19 in 16 delle 52 residenze per anziani, pubbliche e private, della nostra provincia, 58 fra gli ospiti e una fra gli operatori. Sono i dati emersi dalla Conferenza territoriale sociale e sanitaria della provincia di Modena cui hanno preso parte anche i sindaci modenesi. In tutto sono 282 i casi di Covid accertati (su 508 tamponi eseguiti) fra i pazienti di 16 strutture, circa l’8% dei 3254 posti letto totali. Gli ospiti deceduti sono 58, mentre tra i 2500 operatori impegnati nelle strutture, i casi positivi sono 95 con 177 tamponi eseguiti e si è verificato un decesso di un’operatrice nella giornata di ieri presso Villa Margherita. Il sindaco di Modena Giancarlo Muzzarelli ha sottolineato come la sanità modenese stia reggendo grazie all’impegno di migliaia di operatori che stanno offrendo una prova di grande efficienza e capacità. L’Ausl, per voce della direttrice Federica Rolli, ha sottolineato come l’Azienda abbia avviato un piano per garantire una gestione omogenea dal punto di vista assistenziale e sanitario in tutte le residenze pubbliche e private a partire dalla formazione e supporto per gli operatori. Alle strutture tra Regione, Protezione civile e Ausl sono state distribuite dall’11 marzo quasi 90 mila mascherine; l’Ausl, inoltre, ha distribuito 638 occhiali e visiere, 5.270 camici, 6.800 copriscarpe e gambali. La Conferenza era stata convocata su richiesta dei sindacati e la Uil ha lamentato che sulle residenze per anziani c’è stata una sottovalutazione iniziale, mentre la Cgil ha chiesto uno screening su tutto il personale
RESIDENZE PER ANZIANI. SONO 59 I DECEDUTI IN 16 STRUTTURE
La Conferenza territoriale sociale e sanitaria è stata l’occasione per fare il punto sulla situazione critica delle 52 residenze per anziani della nostra provincia, che hanno fatto registrare 58 deceduti per Covid fra gli ospiti e uno fra gli operatori sanitari. Secondo la Uil la situazione è stata sottovalutata