Unimore lancia un questionario tra le sue studentesse ed i suoi studenti per comprendere le loro condizioni di vita e di studio in questa eccezionale fase di emergenza corona virus. Si tratta di una iniziativa pilota in Italia che coinvolge tutta la popolazione degli iscritti ai corsi di laurea e di laurea magistrale. Una versione in inglese consente di estendere il coinvolgimento anche agli studenti stranieri. Studentesse e studenti avranno tre giorni di tempo per rispondere.
Unimore anche in tempi di pandemia da Corona virus cerca di essere vicina alle sue migliaia di studentesse e studenti. Lo fa tenendo con loro aperto un dialogo che non si esaurisce in lezioni, esami, discussioni di laurea, colloqui con i docenti, ma anche costruendo insieme una conoscenza delle loro attuali condizioni e difficoltà determinate dalla situazione di emergenza.
Ora, per comprendere di e più e meglio i cambiamenti intervenuti nel rapporto tra l’università-istituzione e la sua popolazione studentesca, l’Università di Modena e Reggio Emilia promuove la compilazione di un questionario che servirà ad una prima ricognizione sulle attuali condizioni di vita e di studio delle sue studentesse e dei suoi studenti.
L’iniziativa – ideata dalla Prof.ssa Margherita Russo del Dipartimento di Economia Marco Biagi e supportata dal CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su discriminazioni e vulnerabilità (www.crid.unimore.it) – partirà mercoledì 8 aprile 2020.
Tutto – anche per poter utilizzare al meglio i risultati che emergeranno – sarà svolto in tempi molto celeri. Studentesse e studenti sono invitati a compilare su base volontaria, entro tre giorni, un questionario reso disponibile online sul sito www.unimore.it (alla finestra Task Force COVID-19) che richiederà l’impegno di una decina di minuti. Il sollecito impegno degli studenti a rispondere, consentirà di avere i risultati subito e di condividerli in forma aggregata in pochissimi giorni. A breve si avvierà un dialogo su questi temi con i dottorandi del nostro ateneo.
L’iniziativa vede impegnati ricercatori del CAPP – Centro di Analisi delle Politiche Pubbliche del DEMB – Dipartimento di Economia “Marco Biagi” ‑ e del CRID – Centro Ricerche Interdipartimentale sulle Discriminazioni e vulnerabilità e, sul piano tecnico-operativo, si avvale delle competenze di EDUNOVA e del Centro di Ricerca DELAC – Digital Education and Learning Analytics Center.
Con il coordinamento della Prof.ssa Margherita Russo (DEMB), seguono lo svolgimento del progetto anche come delegati del Rettore, rispettivamente alla Parità e alla Comunicazione, la Prof.ssa Tindara Addabbo e il Prof. Thomas Casadei, componenti anche della Giunta del CRID, e il direttore di quest’ultimo Prof. Gianfrancesco Zanetti.
Il gruppo di lavoro è composto da Luciano Cecconi (DELAC), Sara Colombini, Michele Lalla (DEMB), Michele Ferrazzano, Gianluigi Fioriglio, Serena Vantin (CRID) e da Tommaso Minerva, direttore di EDUNOVA.
Alla realizzazione del Questionario hanno lavorato anche il Prof. Gian Maria Galeazzi e la Prof.ssa Silvia Ferrari della Scuola di Specializzazione in Psichiatria, i quali fanno parte anche della Task Force COVID-19 coordinata dalla Prof.ssa Paola Borella.
Una mail annuncerà l’iniziativa a tutte le studentesse e a tutti gli studenti dei corsi di laurea e lauree magistrali, rinviando al link per la compilazione del questionario. Una versione del questionario in lingua inglese consentirà di coinvolgere anche tutti gli studenti dei nostri corsi internazionali in lingua inglese.
Il questionario, totalmente anonimo, si propone di raccogliere informazioni sulle condizioni di vita e di studio attuale e sulle eventuali difficoltà di studenti e studentesse, sull’eventuale stato di divario digitale, sulla tipologia di dispositivi utilizzati, sulla connettività a disposizione (prima del lockdown e allo stato attuale), sulla necessità di condivisione degli strumenti con altri familiari, sulla preferenza in merito a didattica in tempo reale o registrata, sulla consapevolezza nell’uso degli strumenti (es. in relazione alla sicurezza), sull’apprezzamento delle modalità di lezione e dialogo adottati dall’Ateneo per rendere proficua l’attività formativa possibile in questo periodo.
“L’obiettivo – spiega la Prof.ssa Margherita Russo – è agire attraverso questo strumento del questionario su come rafforzare le politiche di inclusione verso le studentesse e gli studenti in momenti difficili come quelli causati da questa emergenza. Ringrazio tutti e tutte coloro che hanno sostenuto questo progetto direttamente e indirettamente come il personale tecnico e amministrativo che rende possibile tutto quello che facciamo”.
“La decisione di Unimore di avviare questa ricognizione “pilota” sull’impatto che l’emergenza pandemica ha avuto tra le studentesse e gli studenti – sottolineano il Prof. Gianfrancesco Zanetti e la Prof.ssa Tindara Addabbo del CRID – sta suscitando interesse anche da parte di organismi, istituzioni e centri universitari italiani, che potrebbero adottare un simile sistema su scala più ampia, estendendola ad altre realtà accademiche”.
“Questa iniziativa – dichiara il Rettore Carlo Adolfo Porro – per la quale ringrazio la Prof.ssa Margherita Russo e tutti gli attori coinvolti, dimostra la rinnovata attenzione dell’Ateneo alle condizioni non solo di studio ma anche e soprattutto di vita dei nostri studenti e studentesse, mediata da un’interazione e un dialogo che ci auguriamo sempre più stretti”.