Ha preso il via la possibilità di richiedere online il bonus di 600 euro a sostegno dei lavoratori autonomi, ma a poche ore dall’attivazione del servizio, sul sito dell’INPS è già caos. Sul server sono arrivate da tutta Italia, Modena compresa, 100 domande al secondo, con circa 300mila richieste ad oggi; una mole che avrebbe creato qualche problema secondo quanto riportato dallo stesso presidente del Consiglio Giuseppe Conte durante l’incontro questa mattina con le opposizioni. A questo, il presidente dell’Inps Pasquale Tridico ha dichiarato che si sono aggiunti anche diversi attacchi hacker, motivo per cui il sito è stato sospeso. Ma intanto dall’Emilia-Romagna arrivano segnalazioni preoccupanti. Durante la compilazione della domanda online infatti, molti utenti hanno rilevato la comparsa di dati personali di altre persone, comprese le coordinate bancarie. Ora l’avvocato bolognese Cathy La Torre, che ha segnalato la situazione con un video, chiede al Garante della Privacy di intervenire subito e all’ente previdenziale di rimediare, ricordando a chiunque abbia subito la violazione dei propri dati che può fare reclamo. Sul caso ha incalzato anche il consigliere regionale della Lega Stefano Bargi, che ha incolpato l’istituto di previdenza di essere arrivato impreparato all’apertura delle domande e “senza prevedere che i soldi previsti dal bonus venissero anticipati dalle banche, come avviene nelle imprese private”
CAOS INPS, VIOLAZIONI PRIVACY NELLA RICHIESTA DEL BONUS 600 EURO
È caos sul sito dell’Inps. Durante la compilazione della domanda del bonus di 600 euro per i lavoratori autonomi, molti utenti hanno segnalato la violazione dei dati personali. Con una media di 100 richieste al secondo il sito è andato in tilt ed è stato sospeso