Un drone che può alzarsi in volo fino a un centinaio di metri sta aiutando la Polizia locale di Modena a controllare le uscite immotivate delle persone nei parchi e nelle zone periferiche del territorio comunale. Tramite questo strumento, pilotato da un agente, è possibile avere una panoramica aerea che permette di distinguere in modo nitido eventuali persone fuori casa, quindi raggiungerle e verificare che stiano rispettando le limitazioni imposte per arginare il contagio. Nella prima giornata di utilizzo, il drone è stato sfruttato per monitorare la zona nord nell’area di via del Mercato, il parco Enzo Ferrari e il parco della Resistenza. Ad oggi sono 1.400 le persone controllate dalla Polizia locale di Modena, di queste 40 sono state denunciate. Mentre una decina sono i cittadini fermati che non avevano motivi adeguati per giustificare i loro spostamenti in auto negli ultimi sei giorni, ovvero da quando l’uscita immotivata non prevede più una denuncia ma una sanzione amministrativa da 400 euro con la maggiorazione di un terzo nel caso lo spostamento avvenga con un veicolo. Alcuni di loro, residenti in paesi della provincia, stavano andando a fare spesa nei supermercati di Modena. Un’azione che non è consentita. Si può infatti uscire di casa per rifornirsi di generi di prima necessità, ma occorre servirsi dei negozi in prossimità della propria abitazione e comunque non uscire dal Comune di residenza. La scusa più fantasiosa l’ha trovata un ragazzo di Spilamberto che ha detto di recarsi in città per ritirare il pranzo preparato dalla madre.
USCITE IMMOTIVATE, PER I CONTROLLI A MODENA ENTRA IN SERVIZIO UN DRONE
La Polizia locale di Modena sta utilizzando un drone per monitorare le uscite immotivate nelle arre più periferiche e nei parchi. Ancora troppe persone non rispettano le misure imposte per contrastare il virus.