La vita scolastica ai tempi del coronavirus si muove ancora oggi tra ipotesi e certezze. Ancora è da definire una data per la ripresa delle lezioni in presenza, ma intanto alcuni punti fermi la ministra all’istruzione Lucia Azzolina continua a stabilirli: uno di questi è che non si andrà a scuola a luglio e ad agosto. Nessun prolungamento quindi dell’anno scolastico, sia che questo prosegua a distanza o termini sui banchi, mentre a settembre è possibile che si inizi una settimana prima. Mentre per quanto riguarda la maturità appare ormai certo il saluto ai commissari esterni e all’alternanza scuola-lavoro, il problema principale rimane quello della valutazione e delle eventuali bocciature, dato che il rischio ricorsi è altissimo. Anche se la Ministra ha più volte ribadito il suo no al sei politico, secondo gli insegnanti bocciare alle elementari e alle medie sarà molto difficile, mentre per quanto riguarda le superiori si sta delineando un’ipotesi a parte. È allo studio del ministero la proposta dei cosiddetti “promossi con debito”. Gli studenti passerebbero comunque alla classe successiva, ma dovranno recuperare le eventuali insufficienze con appositi corsi e prove nelle prime settimane del rientro scolastico.
SCUOLE CHIUSE, NUOVA IPOTESI: I “PROMOSSI CON DEBITO”
Mentre rimane incerta la data di riapertura delle scuole, sul tavolo del Ministero dell’Istruzione vengono valutate nuove ipotesi sulle valutazioni. E avanza la proposta dei “promossi con debito”