La prima a scatenare forti preoccupazioni è stata la “Augusto Modena”, la casa residenza per anziani di San Felice, dove dopo i primi due casi di positività al coronavirus e un decesso, i tamponi avevano indicato la presenza di ben 19 contagiati. Ad oggi i morti nella cra dell’area nord sono 3. Ma il quadro delle case protette nella nostra provincia è preoccupante anche altrove. A Modena città in particolare, il focolaio più grave è nella residenza anziani San Giovanni Bosco, in via Morselli, che dall’inizio dell’epidemia ha contato sei morti, mentre altri sei ospiti sono risultati positivi, ulteriori 21 presentano sintomi sospetti. Otto invece gli operatori contagiati, sei di questi sono infermieri, altri due operatori socio-sanitari. Un’altra situazione difficile è quella della struttura gestita dall’Opera Pia Castiglioni a Formigine, in via Mazzini. Qui i decessi sono stati sette, mentre altri 6 anziani sono risultati positivi. Nove gli operatori contagiati. Se questi sono i quadri più critici in provincia, il problema è purtroppo diffuso e particolarmente preoccupante. Come aveva sottolineato anche il geriatra dell’ospedale di Baggiovara Andrea Fabbo, la criticità non sta nel fatto che il virus sia più contagioso tra gli anziani, ma nel tasso di mortalità, che negli over 80 sale al 14-15%.
CASE DI RIPOSO, A MODENA SEI MORTI E 21 CASI SOSPETTI
I focolai da Coronavirus che più preoccupano a Modena e nella nostra provincia sono quelli che scoppiano nelle case per anziani, per i quali la mortalità è maggiore. Alla San Giovanni Bosco sono 6 i morti e 6 i casi positivi