Ferrari N.V., la società di diritto olandese che controlla la Ferrari S.p.A., la casa automobilistica italiana fondata da Enzo Ferrari nel 1947 a Maranello, prevede attualmente di riaprire la produzione il 14 aprile 2020, ma solo a condizione che sia garantita la continuità della catena di fornitura. L’azienda aveva chiuso le sedi di Maranello e Modena il 16 marzo scorso, sospendendo anche le attività della gestione sportiva, ma collaborando con il distretto biomedicale di Mirandola per sostenere la produzione di dispositivi respiratori. Per tutte le altre attività si era affidata, come molte altre imprese, allo smart working. E il lavoro agile continuerà: tutte le attività aziendali che potranno essere svolte attraverso il lavoro da remoto, fa sapere la società, continueranno regolarmente e l’azienda si farà carico dei giorni di assenza di coloro che non possono avvantaggiarsi di tale soluzione. Ferrari sta adottando tutte le misure necessarie per assicurare il benessere e la salute dei dipendenti. La Società, si legge nel comunicato emanato dalla casa del Cavallino Rampante, precisa sin da ora che sarà in grado di fornire ulteriori indicazioni sulla guidance finanziaria il 4 maggio 2020, nel corso della conference call con la comunità di investitori relativa ai risultati del primo trimestre. Louis Camilleri, CEO di Ferrari, ha voluto anche scrivere una lettera ai dipendenti dell’azienda del Cavallino Rampante: “Stiamo tutti affrontando una crisi che non ha precedenti nelle nostre vite. Nessuno può restare insensibile di fronte a questa tragedia” si legge nelle righe del testo. “Il vostro benessere e la vostra salute sono la nostra priorità. Non mi resta che esprimere la mia profonda gratitudine per il vostro coraggio e la vostra capacità di resistere. Siamo tutti parte di una famiglia che sta attraversando una prova difficile, ma che restando unita riuscirà a superarla” ha poi concluso Camilleri.
AZIENDA FERRARI, RIAPERTURA SEDI PREVISTA PER IL 14 APRILE
Le sedi della Ferrari di Modena e di Maranello riapriranno il 14 aprile, ma solo se la continuità della catena di fornitura sarà garantita. L’azienda del Cavallino continuerà intanto a sfruttare lo smart working