È una Modena deserta quella che vive ai tempi dell’emergenza Coronavirus. L’invito, o meglio l’obbligo, di stare a casa dopo le misure più restrittive adottate dal Governo pare essere stato recepito dai cittadini modenesi. In giro c’è solo il rumore isolato di qualche motorino o di alcune biciclette. Il silenzio regna sovrano tra le vie del centro, tant’è che si può udire in maniera distinta il rumore dei rari, isolati, passi. Sono pochissime le persone infatti che si incontrano per le strade modenesi e molti indossano anche una mascherina o si mettono la sciarpa davanti a bocca e naso per evitare qualsiasi rischio di contagio. Chi si conosce chiacchiera stando a un metro abbondante di distanza. Bar e attività sono chiusi o privi di clienti e anche Piazza Grande, solitamente gremita, è scarna. Qualche pattuglia della Polizia Locale attraversa i ciottolati di Via Emilia, pronta a controllare che vengano rispettate le nuove normative. Gli autobus circolano normalmente, ma senza passeggeri a bordo. In Piazza Roma soltanto il rumore delle fontane che si attivano a intermittenza rompe l’assordante silenzio di una città che tornerà presto alla vita quotidiana, si spera, ma che fino al 3 aprile è chiamata al rispetto delle regole nella lotta al Covid-19 stando uniti, ma distanti. E soprattutto in casa.
MODENA FANTASMA, STAZIONE E CENTRO CITTÀ SONO DESERTI
Abbiamo fatto un giro per le zone nevralgiche della città di Modena, come il centro e la stazione dei treni, aree solitamente prese d’assalto dai cittadini ma che oggi sono praticamente vuote