I Soci del Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena hanno approvato il bilancio dell’esercizio 2019. Un anno ricco di successi, che chiude con il miglior bilancio dai tempi della crisi nel 2008. Un periodo che ha portato il totale delle bottigliette da 100 ml di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena a oltre 100 mila unità, non paragonabili sicuramente ai milioni di litri prodotti dall’Aceto Balsamico IGP, ma un dato comunque in crescita che conferma il trend positivo del prodotto DOP. Il Presidente del Consorzio che riunisce 170 produttori Enrico Corsini ha voluto inoltre sottolineare l’aumento dei Soci del Consorzio, che nel 2019 ha dato il benvenuto a nuovi grandi produttori, oltre a illustrare le azioni promozionali messe in campo per diffondere e sostenere la conoscenza del prodotto in Italia e nel mondo, nonché le attività di controllo e vigilanza per difenderlo da contraffazioni e imitazioni. Nonostante il periodo complicato a causa del Coronavirus e dei dazi di Trump, l’Aceto ha fatto registrare un 90% di export verso i mercati tedeschi, statunitensi, giapponesi e anche britannici. Il prossimo obiettivo per il Consorzio dop insieme al consorzio IGP è sicuramente l’iscrizione dell’Aceto Balsamico di Modena nel registro dei Patrimoni Culturali dell’Unesco che sancirebbe l’originalità del prodotto modenese agli occhi del mondo intero.
ACETO BALSAMICO, ANNO D’ECCEZIONE PER IL CONSORZIO DOP
Il Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena chiude il 2019 con un bilancio molto positivo. L’obiettivo ora è l’iscrizione nel registro dei Patrimoni Culturali dell’Unesco