Nel video intervista a:
– Giancarlo Muzzarelli, Sindaco di Modena
– Edda Molinari, Esule di Fiume
Istituito nel 2004, il Giorno del Ricordo ha l’obiettivo di tenere viva la memoria delle vittime nel secondo dopoguerra sul confine orientale, e dell’esodo degli istriani, fiumani e dalmati dalle loro terre in seguito all’avanzata dell’esercito di Tito. Dal 1943 al 1945 furono migliaia di italiani uccisi e gettati nelle Foibe Carsiche, profonde spaccature naturali del terreno al confine tra Italia e Jugoslavia. Istriani e dalmati dovettero scappare, lasciando la loro casa e i propri affetti per dirigersi prima verso Trieste, poi Venezia, e infine nel resto dell’Italia. Molti di loro arrivarono anche a Modena. Una tragedia rimasta nell’obblio per 60 anni, fino a quando con una legge la Repubblica italiana istituiti il 10 febbraio come Giorno del Ricordo in memoria delle vittime delle Foibe. A Modena la celebrazione si è svolta davanti al Monumento di piazzale Natale Bruni dedicato ai Martiri delle Foibe con la deposizione di una corona d’alloro.
A seguire nella Chiesa monumentale del Tempio dei Caduti si è svolta la Santa Messa celebrata dal vicario generale Giuliano Gazzetti presenti alcuni degli esuli che dopo la tragedia trovarono casa a Modena.