Non ci sono rassicurazioni che tengano contro il Coronavirus, la polmonite cinese che ha fatto registrare 425 vittime ed ha fatto scattare un allarme globale. Anche se il virus è stato isolato rendendo ora più facile trovare una cura e nonostante gli inviti calma che arrivano dalla sanità del nostro paese, la psicosi non si arresta e il terrore di ammalarsi ha provocato riscontri negativi anche per quanto riguarda i viaggi verso l’est del mondo. Sono numerosi i cittadini che hanno annullato i propri viaggi, anche quelli diretti in località dove il virus non c’è mai stato o dove non è ancora arrivato. Viaggi di lavoro ma anche di vacanza che i turisti non vogliono più affrontare. Ma il problema, per il consumatore, non è di poco conto: se per la Cina il viaggio è rimborsabile perché la Farnesina ha disposto uno sconsiglio, per le altre località questa possibilità non esiste e può anzi essere pagata cara.
Nel video l’intervista a Gabriella Guidetti, Consulente Sportello Sos Turista