Uno studio per porre rimedio ai numerosi episodi di caos causati da Gigetto, il treno in grado di rappresentare, con i suoi ritardi, una croce per i pendolari ma anche per gli automobilisti, vittime dei suoi passaggi a livello. Verranno messi a confronto vari scenari in termini di potenziale efficacia, criticità, costi di investimento e risorse necessarie sul medio-lungo periodo, valutando anche più di una tecnologia alternativa al treno, come ad esempio il tram elettrico che permetterebbe di eliminare i passaggi a livello, fermo restando il corridoio rappresentato dal tracciato odierno. L’approfondimento su Gigetto, che rientrerà in un vero e proprio Piano del trasporto pubblico locale del bacino di Modena, verrà sviluppato in autunno per una spesa di 82 mila euro, attraverso il finanziamento del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, complessivamente pari a 507 mila euro, destinato alla realizzazione di progetti di fattibilità per la mobilità, necessari per l’attuazione delle azioni contenute nel Pums 2030 di Modena. In attesa di capire se il Gigetto resterà o no un treno vero e proprio, sono al via interventi per togliere i passaggi a livello che spesso causano all’interno della città code chilometri e blocchi del traffico. Il primo a sparire sarà quello di via Panni, che con un intervento da 4 milioni verrà sostituito da un sottopasso stradale a cui si accompagnerà una riqualificazione dell’area.
CASO GIGETTO, IL TRENO POTREBBE DIVENTARE UN TRAM
Il Gigetto potrebbe diventare un tram. Il futuro del treno Modena-Sassuolo sarà al centro di uno studio di fattibilità volto a eliminare il problema dei passaggi a livello spesso causa di code infinite in città