L’assenza di vento e precipitazione conferma una situazione da bollino rosso per lo smog. Le Polveri sottili, schizzate a cavallo tra il vecchio ed il nuovo anno hanno raggiunto ormai non più solo a Modena ma in tutta la parte nord della provincia, Carpi e Mirandola, livelli di una volta mezzo al di sopra dele soglie limite. Il record in via Giardini a Modena, con 91 microgrammi di pm 10 rispetto ai 50 consentiti. Soglia che l’esperto di clima dell’osservatorio geofisico Unimore Luca Lombroso paragona nei grafici postati anche sul suo profilo Facebook a Pechino. Livelli di inquinamento nei confronti dei quali anche le limitazioni al traffico e misure emergenziali con divieti anche, per esempio, sulle stufe a pellet, poco o nulla riescono ad incidere. Soprattutto quando sono impostate non alla prevenzione bensì alla riduzione del danno già fatto. Lombroso sogna e suggerisce un centro 100% ciclopedonale, severe limitazioni di circolazione entro la cerchia delle Tangenziali, severi controlli su riscaldamenti domestici. Al di la del non favorevole clima della pianura che non favorisce la dispersione delle polveri, il problema è soprattutto culturale relativo a stili e modelli di vita difficili per molti da modificare, e alla scarsa consapevolezza, nonostante l’aumento di malattie e decessi per problematiche legate all’inquinamento, dei danni alla salute umana.
Nel video l’intervista a Luca Lombroso, Meteorologo esperto in cambiamenti climatici