Nel video l’intervista a:
– Nadia Zecchi, moglie di Mauro Bussolari
– Daniela Rombi, Associazione ‘Il Mondo che vorrei’
Allora, come oggi, erano finite le festività natalizie e la vita quotidiana riprendeva il suo ritmo: c’era chi si recava o tonava dal lavoro, chi si spostava per studio. Di colpo però la routine di una mattina come una altra venne spazzata via. Oggi a ricordare quella tragedia erano presenti come ogni anno tutti i familiari delle vittime. Dopo l’incidente furono ripresi e completati, nel giro di qualche anno, i lavori di raddoppio della linea Bologna-Verona, furono modificati i regolamenti ferroviari e migliorati notevolmente i sistemi di sicurezza, proprio per far sì che quello che era accaduto quella mattina non potesse più ripetersi. Il processo per la strage di Crevalcore si chiuse nel 2011 con l’assoluzione di dieci dirigenti delle Ferrovie e non ci fu appello. Per la legge gli unici responsabili furono i due macchinisti e la nebbia che avrebbe impedito di vedere i due semafori rossi.