Nel video l’intervista a Valeria Cesarale, Comandante Digos
Una vera e propria mina vagante ritenuto altamente pericoloso soprattutto per la sua spregiudicatezza. Si tratta di un soggetto di 38 anni con cittadinanza italiana ma di origine magrebina arrestato dagli uomini della Polizia di Stato al termine di una attività investigativa condotta dalla Digos e coordinata dalla Procura di Modena. Dalle indagini è emerso che il 38enne, senza fissa dimora e che viveva all’interno di un furgone, è il responsabile degli atti vandalici avvenuti nella notte del 30 aprile ai danni del portone d’ingresso dell’anagrafe di Via Santi e di aver dato fuoco all’ingresso dell’Inps e alla Corona di Fiori posata davanti la sede della Circoscrizione 1 di Piazzale Redecocca, il tutto perché gli era stato negato il reddito di cittadinanza. Ma non solo perché l’uomo, già noto alle forze dell’ordine e pregiudicato per reati conto il patrimonio, la stessa sera dopo aver attaccato gli uffici pubblici si è macchiato di un altro grave reato ai danni di una ragazza. All’interno del parco di Viale Cittadella per futili motivi ha avvicinato la donna e l’ha minacciata e colpita con un machete, fortunatamente senza gravi conseguenze. La natura violenta dell’uomo è stata però confermata appena tornato in libertà: consapevole di essere stato rintracciato in seguito alla testimonianza della donna, ha provato a rintracciarla, ammettendo di essere intenzionato ad ucciderla “strappandole il cuore e tagliandole le vene” come affermato da lui stesso.