Sono le ore 4,03 del 20 maggio 2012 quando un violento terremoto sconvolge la Bassa modenese. Un sisma di magnitudo 6.1, profondo 6.3 km, con epicentro a Finale Emilia cambia per sempre la vita di tanti abitanti della nostra provincia. Il boato ha effetti deflagranti e dà il via a una serie di scosse che durano tutto il giorno colpendo Finale, San Felice, ma anche le vicine Bondeno, Mirabello e Vigarano nel Ferrarese. Crollano case, edifici, chiese e capannoni industriali, la gente si riversa in strada in quelle 24 ore di terrore. Sono 7 le vittime di quel terribile giorno, che diventeranno poi 27 in totale dopo gli altri due eventi del 29 maggio, una scossa da 5.9 con epicentro a Medolla e Cavezzo ed effetti devastanti anche a Mirandola, e del 3 giugno che colpisce Novi. Ventidue persone muoiono nei crolli, altre per malori o per le ferite riportate. Sono in totale 45 i comuni a essere toccati dal terremoto, fra le province di Modena, Ferrara, Mantova, Reggio, Bologna e Rovigo. Ingente il bilancio umano ed economico. I feriti sono oltre 300 e 45mila gli sfollati che lentamente in questi 8 anni si sono riappropriati delle loro abitazioni. La stima dei danni ammonta a 13 miliardi di euro. Sono passati otto anni e 2922 giorni da quel 20 maggio del 2012, eppure il ricordo è ancora vivo e la ferita non si rimarginerà mai. L’Emilia è riuscita a ripartire, ora otto anni dopo l’attende un’altra sfida da affrontare con lo spirito di chi non vuole arrendersi.
20 MAGGIO 2012. QUEL BOATO CHE OTTO ANNI FA HA SCONVOLTO LA BASSA
Otto anni fa, il 20 maggio 2012, la nostra provincia e in particolare la Bassa veniva sconvolta da un violento terremoto di magnitudo 6.1 con epicentro a Finale Emilia che causò 7 vittime, numero salito fino a 27 dopo le successive scosse del 29 maggio e 3 giugno. Oltre 300 i feriti e 45mila gli sfollati