La Cassazione ha confermato la condanna a 18 anni per Armando Canò, il 53enne che nel giugno del 2016 uccise la compagna Bernardetta Fella e nascose il suo cadavere in un frigo in cantina
La prima sezione Penale della Cassazione ha confermato a 18 anni di carcere la condanna inflitta ad Armando Canò, l’allora 50enne che nel corso di un litigio strangolò e uccise la compagna Bernardetta Fella per poi nascondere il suo cadavere in un frigorifero. Secondo i giudici della Cassazione Canò era capace di intere e di volere nel momento in cui commise l’atroce omicidio: per questo motivo non gli sono state riconosciute attenuanti generiche legate al contesto in cui maturò il delitto, così come è stato contestato all’uomo la recidiva, visti i pregressi episodi di violenza contro la vittima. I fatti risalgono al giugno del 2016, quando Canò strangolò la compagna nella sua abitazione sulla nazionale per Carpi, e dopo aver ucciso la compagna decise di nascondere il corpo in un frigorifero spento in cantina, una dimenticanza che nel giro di pochi giorni portò alla scoperta del cadavere. I due avevano una relazione che andava avanti da tempo, ma più volte Bernardetta Fella aveva denunciato in Questura i maltrattamenti subiti dall’uomo: le querele tuttavia in molti casi sono state successivamente ritirate.