Nell’ambito dell’inchiesta “Angeli e Demoni” sarebbero almeno due i bambini strappati alle loro famiglie nel modenese. E sono numerosi i dettagli che riportano alla memoria il caso dei Pedofili che negli anni Novanta scosse la Bassa
È un’indagine senza precedenti in Italia quella che ha fatto emergere un terribile sistema di pressione psicologica su bambini per strapparli dalle famiglie di origine e affidarli ad altre illecitamente. In “Angeli e Demoni”, questo il nome dell’operazione condotta dai Carabinieri di Reggio Emilia, sarebbero coinvolti anche minori residenti della Bassa, mentre tra i 16 indagati tra medici, assistenti sociali, liberi professionisti, ma anche sindaci, due sarebbero modenesi. L’orrore nella nostra provincia avrebbe avuto luogo a Mirandola, dove una bambina sarebbe stata tolta alla sua famiglia per essere portata in cura a Bibbiano, nella comunità di affido al centro dell’inchiesta. Qui, durante una seduta, le sarebbe stato usato contro uno strumento simile ad un elettroshock per farle affiorare i ricordi. Ricordi in realtà falsi, frutto di una manipolazione pensata ad hoc per trasformare i familiari in mostri e rendere così possibile l’allontanamento dei minori. Anche un altro bambino della Bassa sarebbe stato portato nel reggiano dopo essere stato tolto ai genitori. I dettagli, terribili, dell’inchiesta, raccontano di disegni infantili modificati con dettagli sessuali in grado di far pensare a traumi o violenze. O ancora, la modifica dei ricordi. Uno scenario che ai modenesi ha subito ricordato il caso dei Pedofili della Bassa, con i 16 bambini strappati alle loro famiglie perché accusate di coinvolgerli in stupri e riti satanici. Un caso riportato a galla di recente dall’inchiesta “Veleno” e che altro sembra avere a che fare con “Angeli e Demoni”. Secondo l’operazione dei militari di Reggio, infatti, nel giro di affidi illeciti sarebbe coinvolta la stessa onlus torinese, la Hansel e Gretel, che negli anni Novanta si occupò dei bambini della Bassa. Un dettaglio che non è sfuggito alle famiglie coinvolte nel “caso pedofili” negli anni Novanta e agli avvocati che le difendono.
Nel video l’intervista a Patrizia Micai, avvocato difensore delle famiglie dell’Inchiesta Veleno